Progetto di Innovazione VITISBIO®

L’aumento dell’aggressività e diffusione delle fitopatie in ambito vivaistico sta compromettendo sempre più la qualità sanitaria del materiale di propagazione. La complessità del problema sta nella pluralità delle fitopatie coinvolte: malattie del legno della vite, batteriosi, fitoplasmosi e nuove virosi.
In aggiunta, le metodologie ed i mezzi convenzionalmente impiegati per rispettare gli standard sanitari minimi previsti dalla normativa vigente mostrano una certa fragilità e risultano comunque particolarmente impattanti nella filiera, sotto il profilo ambientale ed economico.

La necessità di far fronte a problemi fitosanitari rilevanti, in un contesto legislativo in progressivo cambiamento a favore di un’agricoltura a basso impatto ambientale, ha dato un impulso significativo per lo sviluppo di strategie vivaistiche ecocompatibili, fondate anzitutto sulla qualità sanitaria della produzione e sulla sostenibilità del sistema ambientale ed economico nel lungo periodo.

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali
Il progetto è finanziato dal PSR 2014-2020 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia –
Misura 16.1.1 Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi del PEI
in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura
Decreto 5592/AGFOR del 27/10/2017 per un importo concesso di € 20.060,00
Decreto 402/AGFOR del 21/01/2020 per un importo concesso di € 349.785,84

Il partenariato

Nel quadro del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Friuli Venezia Giulia, Vitis Rauscedo in partenariato con il CREA - Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia di Conegliano, l’Università degli Studi di Firenze e il Consorzio di Tutela Vini Collio, ha elaborato un Progetto di Innovazione per lo sviluppo di una filiera vivaistica viticola sostenibile e biologica nel controllo efficiente delle fitopatie emergenti.

Gli obiettivi

Sulla base dell’esperienza affermata nel settore vivaistico e delle competenze riconosciute nell’ambito della ricerca in fitopatologia, il Gruppo Operativo coopera allo sviluppo di metodi innovativi finalizzati al contenimento delle fitopatie emergenti nel settore vivaistico viticolo, operando in regime di agricoltura biologica.

In generale, le finalità generali del Progetto di Innovazione sono:

  • applicazione di strategie fitosanitarie ad impatto ambientale ed economico ridotto;
  • la conservazione della biodiversità viticola autoctona;
  • la crescita delle competenze tecniche dei produttori ed operatori agricoli;
  • la divulgazione dei metodi di viticoltura biologica.

La cooperazione tra gli operatori del settore vivaistico e il sistema della ricerca concorre anzitutto alla realizzazione degli obiettivi della politica di sviluppo rurale e del PEI, aumentando la competitività della filiera aziendale attraverso l’integrazione di competenze scientifiche e professionalità specifiche, al fine di affrontare in modo sistematico e razionale la problematica e di cogliere l’opportunità di miglioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni, nonché di riduzione dei costi di produzione.

Le attività

Il Progetto di Innovazione sperimenta metodi innovativi che massimizzino la qualità sanitaria del materiale di propagazione, operando in regime di agricoltura biologica e sviluppando una filiera vivaistica ad impatto ambientale ed economico ridotto.

Attraverso un piano di cooperazione vengono sperimentati e valutati gli aspetti relativi a:

  • incidenza e controllo dei patogeni associati alle malattie del legno in relazione al metodo di coltivazione dei portinnesti;
  • incidenza e controllo dei patogeni associati alle malattie del legno in relazione al metodo di sanificazione del materiale di propagazione;
  • incidenza e controllo dei patogeni associati alle malattie del legno in relazione al metodo di innesto del materiale di propagazione;
  • valutazione dell’associazione fra disaffinità di innesto e presenza di virus nel materiale di propagazione;
  • sviluppo di un protocollo di selezione massale conservativa del materiale di propagazione;
  • bilancio economico ed ambientale derivante dall’introduzione dei nuovi protocolli.